L’idea
Avvocato di strada è un’associazione di avvocati nata con l’obiettivo di tutelare le persone senza dimora, sempre più spesso private dei propri diritti fondamentali e intrappolate in una situazione dalla quale difficilmente riescono a uscire.
Come tutto è cominciato
Il progetto è partito nel 2001 a Bologna, nell’ambito dell’associazione Amici di Piazza Grande, dove era forte la consapevolezza che senza un supporto legale gratuito e qualificato una persona non poteva intraprendere un percorso di reinclusione sociale. Partito con due avvocati, un giuslavorista e una penalista, il progetto è cresciuto e in dieci anni sono diventate 26 le città italiane dotate di uno sportello legale per le persone senza dimora. Per valorizzare le esperienze che via via si venivano a creare e condividere il know how acquisito, poi, nel 2007 veniva costituita l’Associazione nazionale Avvocato di strada Onlus, che oggi riunisce e coordina uno staff di circa 700 tra avvocati e praticanti in tutte le sedi di sportello, tra cui importanti città come Roma, Milano, Napoli, Venezia e Palermo. Praticamente il più grande studio legale d’Italia che ha come unici assistiti le persone che vivono in strada.
Come funziona
L’associazione svolge il suo lavoro di tutela attraverso lo “sportello”: un vero e proprio studio legale allestito presso mense, dormitori, centri d’accoglienza, dove gli avvocati ricevono le persone senza dimora e ne affrontano le problematiche, che vanno dal diritto di famiglia al diritto del lavoro, dalle sanzioni amministrative al diritto dell’immigrazione, agendo anche in via giudiziaria se il caso lo richiede. La rete degli sportelli, coordinata dalla sede nazionale di Avvocato di strada, ha l’obiettivo di condividere e implementare conoscenze, metodi e prassi per affermare i diritti di chi vive in strada, facendo circolare ricorsi, sentenze, quesiti e pareri. L’obiettivo è quello di dare accesso alla giustizia a chi ne è privato: le persone che vivono in strada, per limiti culturali oltre che economici, fanno fatica a rivolgersi a un avvocato per tutelare la propria posizione e pertanto rischiano di non poter uscire facilmente dalla condizione di precarietà in cui vivono. Inoltre, la stessa condizione di senzatetto genera ostacoli formali e burocratici per l’accesso a quei servizi socio-sanitari garantiti dalla Costituzione tramite il riconoscimento del diritto alla salute, al lavoro, all’assistenza sociale e previdenziale.
Chi partecipa
Protagonisti di questa esperienza sono avvocati, praticanti e studenti di legge che mettono a disposizione il proprio tempo e le proprie competenze in maniera del tutto gratuita, dando vita ad una rete di volontariato altamente qualificato che lavora in sintonia con i servizi sociali e le altre realtà del terzo settore.
Valore aggiunto del progetto
Un esempio di condivisione dell’approccio a una problematica legale tipica delle persone dimora è quello della residenza: Avvocato di strada ha messo in circolazione alcune buone pratiche per far ottenere la residenza anagrafica a chi vive in strada, in quanto dalla stessa discendono diritti fondamentali quali quello alla salute, all’assistenza sociale e previdenziale, ad un equo trattamento anche se straniero. Lo sportello di Pescara ha recentemente promosso e vinto una causa contro il Comune, sulla base di un ricorso presentato nel 2001 a Bologna e negli anni successivi in altre città, avviando un procedimento d’urgenza che si è concluso in maniera favorevole per l’assistito, che con una residenza anagrafica potrà beneficiare dell’assistenza sociale e sanitaria, iscriversi all’ufficio casa e intraprendere un progetto di reinserimento sociale. Gli strumenti per condividere le conoscenze e le esperienze sono Internet e le occasioni di formazione (convegni, seminari ecc.) dove i legali si confrontano sulle novità legislative e giurisprudenziali, mentre i principali ostacoli sono spesso le diverse prassi che hanno le amminsitrazioni locali nel gestire temi come l’accoglienza delle persone senza dimora, l’iscrizione anagrafica delle stesse e la gestione delle situazioni di crisi come l’emergenza profughi o l’emergenza freddo in inverno.
Prospettive future
Tra gli obiettivi principali dell’associazione, oltre all’informazione e alla sensibilizzazione sui temi dell’esclsuione sociale e delle nuove povertà, c’è quello di estendere la rete degli sportelli legali in favore delle persone senza dimora in tutte le città italiane dove il fenomeno homelessness sta crescendo, per completare una rete di solidarietà e permettere sempre a più persone di intraprendere un percorso cosciente e consapevole di reinclusione sociale, avendo sempre dalla propria parte un buon – e gratuito – avvocato.